L’autore propone la “gaussiana delle relazioni instabili” come un modello per comportamenti ricorrenti in diversi aspetti della vita.
Vengono citati esempi come l’andamento di una relazione amorosa (dall’innamoramento alla rottura) o l’impegno in attività come la palestra (dall’entusiasmo iniziale all’abbandono).
Questi schemi seguono una progressione che culmina e poi decresce, proprio come la curva di Gauss.
L’autore ha notato questo fenomeno anche nell’interazione sui social media, dove l’entusiasmo iniziale per i suoi contenuti svanisce nel tempo. Questo non è visto come una critica, ma come un’osservazione utile per teorizzare questa “gaussiana delle relazioni instabili”, che evidenzia la nostra umana tendenza a stabilire legami e connessioni per poi perdere interesse.
La soluzione proposta per affrontare questa instabilità risiede nella consapevolezza di questa teoria e nella molteplicità delle esperienze. Accettare la nostra natura vulnerabile e cercare nuove relazioni e opportunità efficaci può aiutare a superare la mancanza delle precedenti e a coinvolgere nuovamente la nostra anima, permettendoci di “sopravvivere” all’instabilità.