Cambiare.

Nel corso di un viaggio in solitaria, dentro un secrétaire trovai una lettera scritta dall’Anima, inquilina di un corpo sensibile.Recitava così: “Se ripenso al cul de sac in cui ti trovavi un anno fa ancora non me ne capacito. Eri arrivatə a fine di quel torrido mese, in un luogo di sofferenza e dramma.Arduo risalirneContinua a leggere “Cambiare.”

Buongiorno 🙏❤️

Buongiorno a chi rispetta e si ama..Buongiorno alle persone stimolanti, che si mettono alla prova ed hanno esperienze da raccontare..A chi ha scelto di crescere, cambiare, imparare, studiare e conoscere..A chi ha deciso che il proprio tempo è il tesoro più prezioso..A chi ascolta, riflette ed incoraggia il cambiamento..A chi va controcorrente incarnando creanza edContinua a leggere “Buongiorno 🙏❤️”

Se viaggi, abbandoni.

Nel preciso istante in cui il volo decolla capisci di aver lasciato qualcosa di tuo in quella città..Ammiri i tuoi pezzi rimasti a terra diventare flebili luci, fiumi e prati distanti, sentieri tracciati a matita su carte pregiate..Ora possiedi qualcosa di profondamente nuovo perché (dopo un viaggio) acquisisci sapere e abbandoni lacune..Qualcosa di straordinariamente unico:Continua a leggere “Se viaggi, abbandoni.”

Le relazioni gaussiane.

L’autore propone la “gaussiana delle relazioni instabili” come un modello per comportamenti ricorrenti in diversi aspetti della vita.
Vengono citati esempi come l’andamento di una relazione amorosa (dall’innamoramento alla rottura) o l’impegno in attività come la palestra (dall’entusiasmo iniziale all’abbandono).
Questi schemi seguono una progressione che culmina e poi decresce, proprio come la curva di Gauss.
L’autore ha notato questo fenomeno anche nell’interazione sui social media, dove l’entusiasmo iniziale per i suoi contenuti svanisce nel tempo. Questo non è visto come una critica, ma come un’osservazione utile per teorizzare questa “gaussiana delle relazioni instabili”, che evidenzia la nostra umana tendenza a stabilire legami e connessioni per poi perdere interesse.
La soluzione proposta per affrontare questa instabilità risiede nella consapevolezza di questa teoria e nella molteplicità delle esperienze. Accettare la nostra natura vulnerabile e cercare nuove relazioni e opportunità efficaci può aiutare a superare la mancanza delle precedenti e a coinvolgere nuovamente la nostra anima, permettendoci di “sopravvivere” all’instabilità.

I pranzi illuminanti e le “bagigie”

Quando sono a Milano, ma non esclusivamente, scelgo di frequentare persone che possano aggiungere conoscenza e mi stimolino intellettualmente. Lo faccio perchè ho un disperato bisogno di novità, sete di  confronto, smania di connessioni funzionali tra cellule del cervello. Oggi ho pranzato con Claudia, collega, donna, amica, mamma, studente, femmina … e potrei continuare ancoraContinua a leggere “I pranzi illuminanti e le “bagigie””

Enzo.

Enzo è il compagno di Lidia, hanno più di 90 anni e sono i vicini di casa dei miei genitori, nonché miei ex vicini ma soprattutto una coppia cui sono tanto tanto affezionato. Tutte le volte che vado dai miei genitori li vedo con piacere, spesso escono sul balcone del salotto, Lidia si emoziona eContinua a leggere “Enzo.”

La telefonata alla mamma.

Ho appena messo giù il telefono con mia mamma e non posso pensare ad una conversazione più rassicurante. Noi ci sentiamo tutti i giorni, in più c’è il messaggino del buongiorno e della buona notte… Ci stavo pensando perche’ oltre all’affetto naturale che ci lega, c’e’ un aspetto di questo appuntamento fisso a cui hoContinua a leggere “La telefonata alla mamma.”

La verità è che non gli piaci abbastanza

E’ il titolo di un film del 2009. Non e’ certo da Oscar ma chiarisce una verità importante: se non ti cerca è perché non ti vuole. Quante volte ci siamo cascati? A me è successo un po’ di volte. Conoscevo un ragazzo, lo corteggiavo, uscivamo a cena; il giorno dopo lo chiamavo, lo richiamavoContinua a leggere “La verità è che non gli piaci abbastanza”

Il postulato del M.A.U.

Ieri sera sono andato da Danielina, la mia “strappapeli” di fiducia, che oltre ad essere una “cultrice del pelo” (va alla ricerca spasmodica e smodata di tutto ciò che spunta fuori dalla pelle e se ne appropria come un bambino farebbe con la nutella) è anche una cara amica e dunque ci raccontiamo tutto. AmmettoContinua a leggere “Il postulato del M.A.U.”

Se tu sei felice lo siamo anche noi

furono le parole che pronunciò mia mamma quando nella mia cucina le dissi: “mamma io sto con un ragazzo”. Le parole più semplici, belle e cariche di amore che un genitore possa dire al proprio figlio. Già perché in quella frase non c’era un “ok stai con un uomo e lo accetto”, ma andava oltre:Continua a leggere “Se tu sei felice lo siamo anche noi”